sabato 29 giugno 2013

TWILIGHT SAGA...... ESATTAMENTE, PERCHE'? - PARTE 4 (II)

Come principiare la chiosa finale di cotanta beltade? Gaudete, gaudete! Finalmente abbiamo finito! Presumendo che l'ipotetico lettore conosca già la mia opinione su questo schi.....capolavoro!, mi addentro subito nel riassunto dell'ultima parte di questo.....come dire....palo incandescente sito in zona perioculare!

La pellicola si apre con un'inquadratura degli occhi di Bella (diventati rossi...no, non è alcolismo, putrtoppo).
La copertina del "libro"
Subito capiamo come la trasformazione in orrida bestia emosucchiante abbia aumentato le percezioni della nostra: avverte lo scorrere delle gocce sul vetro della finestra, lo zampettare degli acari sul tappeto del soggiorno ed effettua una zoomata "della miseria" su una scritta del muro....Fulvio Roiter, tu e i tuoi teleobiettivi in confronto siete ridicoli!
Ecco la prima, commovente e romanticissima scena, lo scambio di sguardi tra i due raggiunge i (consueti) struggenti livelli di pathos anche se sembra che il nostro Edo abbia in realtà ingoiato un chiodo di traverso. Il romanticismo è palpabile, molto superiore ai livelli di qualsiasi stilnovista (chiedo venia, vado a svitarmi le rotule per espiare a tale bestemmia e torno), con apice, a livelli di inarrivabile bellezza, nella frase pronunciata dal nostro bello: "Sei bellissima......abbiamo la stessa temperatura ora!". Mi domando e dico: limitarsi a comunicare alla propria moglie quanto sia bella era troppo banale? Era davvero così necessario renderla edotta del fatto che la sua temperatura si aggirasse intorno a quella di un frigorifero rex?! Bastava un dannatissimo termometro!
Immaginate ora la gioia della nostra eroina al vedere di nuovo il di lei marito. Difatti lo abbraccia appassionatamente, rischiando di fracassargli la gabbia toracica: ormai non è più umana, è una bestia gelida e bipede con una forza mastodontica....per che se lo stesse chiedendo, no, non è l'abominevole uomo delle nevi, quello è decisamente più gradevole e molto più intelligente.
Sorge subito il primo problema: Isabella deve placare la sua sete di sangue e necessita quindi di andare a caccia. Vediamo dunque la nostra bellissima coppia correre spensierata nei boschi (corsa realizzata, nella versione cinematografica, con l'ausilio di una animazione veramente professionale, da far impallidire gradi di eccellenza artistica quali i Teletubbies) e giungere alla base di una parete rocciosa. Qui la nostra scorge un cerbiatto e si appresta a scagliarsi violentemente contro lo stesso ma ecco accadere il patatrac: un giovane arrampicatore, sudaticcio e muscoloso, sta affrontando la parete di cui sopra.
Bella lo fiuta con gusto (oddio, "gusto" è una parola grossa, dato che l'espressione facciale della consumata attrice in questione resta simile a quella che poteva avere Tonio Cartonio al momento dell'arresto per spaccio di stupefacenti) e decide di papparsi lui. Eccola quindi lanciarsi alla scalata, arpionando e distruggendo la roccia, con sommo scorno del Comitato Etico Alpinistico; tuttavia il buon Edo la raggiunge e riesce a convincerla a cambiare menu. Già qui sorge un dubbio: considerando che resistere alla tentazione del sangue umano sia la cosa più difficile per qualsiasi neo-vampiro, un istinto che si sopisce solo con anni di pratica, come è possibile che la nostra eroina riesca a sopprimere detto istinto in pochi secondi? Questo
personaggio, che già di per sè non sente mai un tubo, presenta la varietà emotiva di una chiavetta usb e dimostra una variatio espressiva paragonabile a quella di un telefono a gettoni, continua ad "evolversi" all'insegna della piattezza più totale, suscitando nel già di per sè scombussolato spettatore ulteriori fastidi (gastrici).
La nostra coppia al momento della caccia:
osservino siori e siore quale intensità traspare dagli sguardi
Il problema della fame viene tuttavia risolto in modo impeccabile: la nostra si azzuffa violentemente con un puma e lo sbrana con sommo gusto....vuoi mettere paragonare un pranzo romantico e tranqiullo sul terrazzo, magari a lume di candela, ad una scazzottata con un felino ringhiante e tremendamente irascibile? Siamo nel ventunesimo secolo, suvvia, il romanticismo ormai è quello dettato dai capolavori della Meyer! (non rida il lettore, parli con una qualsiasi quindicenne e si renda conto di quanto ciò sia vero e tragico).
La nostra coppia torna, soddisfatta, verso casa e ad attenderla trova nientpopodimeno che lupululà, di cui ora Bella percepisce l'intenso ed acre odore di cane bagnato (e, molto cortesemente, gli comunica che puzza da far schifo...sempre simpatica come una matita nel naso, questa ragazza), il quale non sembra eccessivamente sconvolto dalla nuova condizione della nostra eroina, nonostante avesse fatto fuoco e fiamme in tempi precedenti....la coerenza ormai si spreca. La neomamma prende tra le braccia la
figlia, cresciuta di qualche mese nel giro di cinque minuti, ma subito si pone un grosso problema. Il nostro lupesco amico ha avuto lo "stampino" con la neonata (vedasi parte precedente) e di ciò ovviamente Isabella non è felice, tant'è che principia a sbatacchiare il povero Giacobbe e compagni a destra e a mancina. Altro appunto: il "rapporto" che c'è tra la bambina e la bestia pelosa/ringhiante potrebbe anche essere interpretato poeticamente (anche se, come già detto, accostare la poesia a questo scempio è simile al paragonare un ferro da stiro ad una guglia medioevale); tuttavia gli atteggiamenti posti in essere dall'autrice e dal regista derivano verso un'idea ben diversa, come definirla? Vediamo.......quella di un canide pedofilo
sessualmente iperattivo? Precisamente! Mi perdoni il lettore per la brutalità con cui ho reso questa tremenda immagine ma è precisamente ciò che traspare dal momento in questione. Mi domando: non tanto quel drago letterario che è Stephanie Meyer (riuscita a partorire un tripudio di boiate su carta straccia in quattro copie) ma un qualsiasi lettore o correttore non avrebbe potuto purificare tanta mors letteraria (e purificare la terra stessa dalla figura corporea dell'"autrice" in questione) con....non so.....un lancifiamme? Sarebbe stato troppo bello.
Dopo una serie di interessantissime scene (quali l'insediamento della meravigliosa coppia nella nuova dimora e la conseguente molto focosa gita tra le lenzuola) ecco giungere l'ennesimo inghippo: il padre di Bella, preoccupato della sorte della figlia, cerca in ogni modo di rintracciarla. A svelare l'arcano ci pensa in parte il nostro amico lupululà. Egli, con l'intento di dimostrare come bella sia cambiata, si reca a parlare con Charlie (il padre della nostra) e inizia a spogliarsi (quel benedetto ragazzo non riesce a fare a meno di levarsi i vestiti), suscitando il di lui evidente imbarazzo. Ma ecco che, incredibile! Il nostro Giacobbe si trasforma in un lupo, facendo vedere i sorci verdi al povero Charlie.....sempre di bestiacce si tratta! Bella deve incontrarsi col padre, senza rendere evidente il fatto di essere diventata una vapira swarovski: ecco quindi che i membri della famiglia (dopo averle messo un paio di lenti a contatto marroni) dispensano preziosi consigli su "come sembrare umana", quali "non correre dal tavolo al divano in mezzo secondo", "non sembrare uno stocafisso con la varietà emotiva di un imbuto" (e quello, per la nostra, è pressochè impossibile) e "alzare le spalle per dare l'idea di respirare". Ciò posto, è vero che Bella si è appena trasformata, è vero che già da umana stabiliva nuove vette di apatia e di rompimentodimaro....ehm sì, però è possibile che si sia già dimenticata come è essere un'umana e si sia già abituata alla sua nuova natura?! Nel giro di dieci minuti?! Mi immagino la nostra amica Stephenie: "maaaaa questa cosa devo spiegarla? Ma no, tanto il mondo è pieno di imbecilli
che leggeranno questo schifo senza un minimo di autocritica" (termine che, mi pare palese, le è assolutamente sconosciuto). La spiegazione scientifica e puntuale di tale comportamento viene spiegata nell'immagine qui sotto.

Appare Team Edward selvatico!
Team Edward selvatico usa Scartavetramento di balle: "Cioè no tu nn hai cpt, guarda ke nl libbro è spiekato xk, nl film no ma xk qll k konta è la sstnz..."
Charlie e la nostra discutono della situazione e la cosa si conclude senza che nessuno spieghi alcunchè.......intanto questo pover'uomo ha rischiato l'infarto durante la trasformazione di Giacobbe ma pazienza.
La neonata intanto cresce a vista d'occhio e ciò insospettisce i Volturi (vedasi parti precedenti), i quali ritengono (a torto) che la bimba sia una specie di vampiro immortale dal potere immenso e che possa in qualche modo ledere il loro potere (già in passato avevano sterminato allegramente interi clan, interi villaggi e alcuni di questi neonati, con la ormai palese ed esplosiva simpatia che li contraddistingue). I nostri cercano quindi di raccogliere quanti più testimoni possibile per salvare la vita alla bambina......sì, ne sono conscio, tutto questo popo di boiat...CONCETTI, assomigliano più alla pozione della Maga Magò che a una trama ma non posso farci nulla se quel genio della Meyer ha partorito degli arzigogoli sì incasinati!
Ecco dunque la nostra coppia, la bambina e l'amico peloso apprestarsi a girare mezzo mondo per recuperare più testimoni possibili (ognuno presentato con ampio sfoggio dei suoi poteri) a cui la neonata mostra di non essere una immortale e di essere stata partorita da un'umana. Il livello della noia raggiunge vette di rara altitudine.

Ecco l'ennesimo colpo.....di scena? No, di cuore. Scopriamo che Bella è nientepopodimeno che uno "scudo": leggasi che è in grado di deflettere i poteri degli altri vampiri e creare una "bolla anti-poteri" per proteggere gli alleati. La nostra padroneggia cotanta abilità in un minuto, con l'ausilio del bell'Edo che si immola per darle più motivazione (come se fosse possibile scuotere quella cariatide). Altra intelligentissima trovata letteraria: un personaggio apatico, inconcludente, inerte, insulso ed inattivo non possiede nemmeno una abilità ATTIVA specifica ma solo l'ennesima passività....questo è senza dubbio il modo migliore per rendere interessante cotale tsunami di inchiostro.
Dopo una serie di scene lueeeeeeeeente, noiose e assolutamente necessarie, scopriamo (mediante una visione della molto-gnocca-sibilla-cumana-anche-chiamata-Alice) qualcosa di tragico: par non sia destino che Edward e Bella possano vivere con la figlia....il motivo, come sempre, non è chiaro e l'irritazione è sempre più a portata di stomaco.
Prima della battaglia il nostro gruppo di vampiri si siede attorno al fuoco a raccontare storie di guerra, storie
delle guerre cui hanno partecipato (guerra di indipendenza, battaglia di Little Big Horn, rivoluzione irlandese, tutti fatti storiograficamente collegati quanto potrebbero esserlo un ditale e una tigre dai denti a sciabola).....non bastava, evidentemente, violentare la letteratura, occorreva pure scomodare la storia!

La foga (e l'evidente imbarazzo intestinale) dell'attacco
di Bella
A questo punto vi è davvero un colpo di scena: troviamo l'UNICO messaggio positivo che si può individuare nell'"opera omnia" in questione (mi vengono i brividi ad utilizzare il latino in questo ambito). Il buon Edo si sente in colpa a mettere in pericolo tante persone solo per "essersi innamorato di un'umana" e Carlisle gli fa notare che anche lui ha diritto di trovare qualcuno da amare ed essere felice; "tutti abbiamo qualcosa per cui lottare", conclude alludendo alla moglie. Sebbene ben altri geni letterari abbiano espresso i medesimi concetti in termini ben più alti e poetici, finalmente troviamo un pensiero lodevole ed importante: combattere e lottare sempre per coloro che si ama, indipendentemente dalle difficoltà o dagli ostacoli. Ciò non salva l'"opera" dalla caduta nel camino acces....dimenticatoio! ma quantomeno è possibile salvare un unico concetto.
Principia ora la battaglia: "Gruppo-Cullen" e ringhianti pelosi da un lato, Volturi dall'altro. La scena è a dir poco epica....quattro gatti che si fronteggiano su una pianura innevata, la tensione è palpabile, il mal di stomaco pure.
Dopo che Aaro (ridendo in modo estremamente mascolino) conosce Renesme, dopo che colei che aveva "spifferato" la natura della bambina ai Volturi viene carinamente decollata ed incendiata come un cerino e dopo un toccante discorso dello stesso Aaro sulla pericolosità degli esseri umani e delle loro armi moderne (sì, è chiarissimo come ciò c'entri con la questione in oggetto), dopo che Alice riappare magicamente per mostrare ai Volturi quale sia la natura della neonata, ecco prendere avvio il parapiglia.
Il poetico e strappalacrime ricongiungimento finale
Clamore, lotta, distruzione, voli stile jumbo-jet da parte dei contendenti, ringhi, ululati, salti, effetti speciali dell'ormai consueto valore, decollazione e smembramento di circa metà del cast, (cosa di cui tutti siamo ben più che felici) compresa la simpaticissima biondina della seconda parte (sgagnata con sommo gusto da un lupo), la nostra meravigliosa coppia (aiuto) riesce ad eliminare il capo dei Volturi ma..........colpo di scena! Tutta la battaglia altro non è se non una visione di Alice, che mostra il futuro ad Aaro stesso. Adduce come testimone anche un indigeno brasiliano, umano frutto dell'unione tra una donna ed un vampiro, che presenta le stesse caratteristiche di Renesme (andare a recuperarlo prima ed evitare tutto questo rincorrersi di eventi inconcludenti sarebbe stato troppo bello)....nulla è quindi pericoloso, non è necessario combattere e la pace è ristabilita. Tutto ciò rappresenta senza ombra di dubbio il finale più imbecille della storia (non letteraria, non è d'uopo definire codesta oscenità "letteratura"): scene finali adrenaliniche, climax in risalita vertiginosa con un apice di pathos (in questo caso il termine è utilizzato volutamente e non ha nessuna accezione ironica) nella decollazione di Aaro......per poi sgonfiare il tutto con questa trovata ridicola. Ormai è assodato che il concetto di "suscitare e tenere viva l'attenzione" non fa proprio parte dell'immaginario della Meyer.
Tutto è concluso, i nostri si abbracciano sorridendo tutti insieme appassionatamente. La pellicola si chiude
con l'immagine dei nostri due piccioncini, abbracciati poeticamente in un campo fiorito.

Non tedierò il lettore con un'ulteriore analisi conclusiva, mi limito solo a comunicargli ciò: vado a stappare lo Champagne, questo calvario è terminato!!! Ave atque vale!

Dulcis in fundo, tuttavia, ci tengo a stendere un ultimo dettaglio, una dedica ed un ringraziamento.
Ben conscio che il romanticismo si trovi in testi ben più alti ed adatti, rispetto agli argomenti qui trattati, e ben consapevole che esistano cose più soavi cui affidare una dedica, dedico, proprio perchè frutto del "lavoro delle mie dita", questa "recensione" ad una persona più che speciale ed importante per me, che si è sorbita la visione di questo orrore insieme al sottoscritto, che mi ha spronato a stendere questa "critica" ispirandomi come una musa della letteratura classica, che ha avuto la pazienza di leggerne la bozza e darmi un'opinione, che ha realizzato l'immagine e la descrizione del "Team Edward" (per cui la ringrazio infinitamente) e che ha una cultura artistica (ed un egual talento) ben superiore alla mia.
A Chiara, con tutto il mio amore, perchè coltivi sempre l'interesse e la passione per ciò che è bello, perchè spinga sempre avanti con convinzione la sua sottilissima intelligenza ed il suo talento, senza lasciarsi scoraggiare da nulla e rispondendo sempre agli eventuali "detrattori" con la sua brillante personalità.